Pubblicato da cristina in Fisioterapia
Spesso si crede che la fisioterapia equivalga a una specie di tortura sotto forma di esercizi. Ovviamente non è così. La fisioterapia moderna si avvale di metodi che rispettano la fisiologia del paziente con un approccio dolce e non invasivo. Si tratta di un approccio che vede il corpo nel suo insieme, quindi non si accanisce su un muscolo dolorante, e si basa su un concetto di equilibrio del corpo, dove il dolore rappresenta il sintomo di uno squilibrio fisico, che può essere una contrattura, un’infiammazione ecc.
Parliamo per esempio della terapia manuale secondo il Concetto Maitland. Goeffry D. Maitland era un fisioterapista australiano che sviluppò il suo concetto per i trattamenti dei disturbi neuro-muscolo-scheletrici attraverso la terapia manuale negli anni Cinquanta.
Il concetto Maitland si suddivide in tre fasi: il colloquio valutativo con il paziente, i test dinamici e infine l’assegnazione al paziente di un programma di esercizi.
Oggi ci occupiamo della fase del colloquio.
Il terapista pone al paziente una serie di domande riguardo al dolore che lo affligge e prende nota con attenzione delle risposte.
Innanzitutto si chiede di valutare l’intensità del dolore. Ovviamente la risposta sarà soggettiva, ma ciò che importa è la percezione del paziente, che viene invitato ad ascoltare il proprio corpo. Si chiede di descrivere il dolore: sordo, acuto, intermittente, pulsante ecc.
In base al tipo di dolore, a dove è localizzato, le domande potranno essere diverse, ma per esempio si chiederà se il dolore è costante, se è più intenso in particolari momenti della giornata. Se peggiora o migliora quando si è sdraiati. Se impedisce di dormire. Se ci sono movimenti che lo acuiscono. Quando è insorto, se è peggiorato o è stabile. E via dicendo…
Potrebbero sembrare domande banali, ma sono invece il primo passo che permette al terapista di formulare una prima ipotesi sull’origine del dolore, su quali tessuti sono coinvolti. Ipotesi che verrà poi perfezionata nella seconda fase, quella dei test dinamici, che hanno lo scopo di migliorarla e di cui vi parleremo nel secondo appuntamento con il concetto Maitland.