Lo smart working che fa bene
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Al tempo del Coronavirus tanti di noi si sono trovati obbligati ad adottare una nuova modalità di lavoro a casa. Lo smart working ha consentito di proseguire le nostre attività da un luogo sicuro ma non è sempre facile trovare tra le mura di casa lo stesso confort della nostra postazione di lavoro. L’inconveniente dello smart working può riguardare posture inadeguate che, se protratte a lungo per settimane, possono generare dolori o fastidi a collo e schiena.

In questo articolo ci proponiamo di spiegare qual è la buona posizione da tenere da seduti e come riprodurla nel miglior modo possibile a casa. Innanzitutto è bene sapere che la posizione seduta ottimale  andrebbe mantenuta per un periodo non troppo prolungato. Per mantenere in salute i muscoli, le articolazioni e il sistema circolatorio consigliamo di cambiare posizione dopo circa 30 minuti.

In questa immagine potete vedere qual è la buona posizione seduta.

I criteri per capire se siamo seduti nel modo corretto sono semplici. Basta osservare i gradi degli angoli che formano le nostre articolazioni degli arti inferiori. Caviglie, ginocchia e anche devono essere posizionate in modo da formare angoli di 90°. Nella figura si notano nei punti a, b e c gli angoli di colore blu.

Le caratteristiche personali di ciascuno, in particolare l’altezza delle gambe, delle cosce, del tronco, fanno sì che ad ognuno di noi serve una sedia ed una scrivania con altezze adatte. E’ molto facile trovare negli uffici sedie regolabilli in altezza.  A casa troviamo quasi sempre sedie con sedute ad altezze standard.

Se la sedia che usiamo è bassa, ci troviamo con le ginocchia più in alto rispetto alla seduta e l’angolo del ginocchio è minore di 90°. In questo caso  possiamo mettere un cuscino sulla seduta per raggiungere la posizione desiderata. Se invece abbiamo a disposizione una sedia alta, possiamo mettere un rialzo sotto i nostri piedi finché caviglie e ginocchia si trovano a formare angoli di 90°.

Per mantenere le anche ad una giusta angolatura bisogna ruotare il bacino in avanti verso le cosce in modo da riprodurre la normale lordosi del tratto lombare. In pratica la nostra schiena non deve essere curva ma dritta. Per riempire lo spazio che si forma tra la schiena e lo schienale è possibile, se confortevole, mettere un cuscino. Se usiamo una sedia con lo schienale movibile consigliamo di bloccarlo in posizione ferma.

Un altro punto fondamentale è l’altezza della scrivania. Dopo aver posizionato la sedia bene sotto alla scrivania, appoggiamo i gomiti e gli avambracci. Se siamo costretti a sollevare le spalle verso l’alto significa che il piano della scrivania è alto. Se invece ci ritroviamo con il dorso curvo in avanti, la nostra scrivania è troppo bassa. Nel primo caso è necessario alzare la seduta e rivedere e rispettare i criteri detti finora. Nel secondo caso, possiamo mettere dei rialzi sotto le 4 gambe della scrivania oppure alzare il piano aggiungendo un’asse, un altro ripiano o appoggiando gli avambracci su dei libri.

Infine per mantenere lo sguardo rivolto al PC e assicurarsi un buon allineamento di collo e dorso è necessario sistemare anche l’altezza dello schermo. Dopo aver regolato l’altezza della sedia e del piano della scrivania a nostra misura, se lo schermo del computer fosse ancora basso, è possibile alzarlo con un tomo o due o tre libri della misura necessaria. Se leggiamo alla scrivania è buona abitudine appoggiare il libro sul leggio o un piano inclinato.

Utilizziamo queste semplici regole per aiutare i nostri bambini e ragazzi a trovare la loro buona “postazione studio”. Creiamo buone abitudini. Preveniamo i dolori e le disfunzioni di movimento causati da cattive posizioni mantenute a lungo.

Trovate altri suggerimenti in questo video dell’AIFI.