Leggere al tempo del coronavirus
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Pubblicato da  in Covid-19

In questo strano momento di reclusione o vacanza forzata, dettata dall’emergenza sanitaria, tanti di noi si sono riavvicinati alla lettura o hanno intensificato il tempo dedicato a questa attività. Per quanto riteniamo la lettura uno dei più rilassanti, stimolanti e fantasiosi passatempi, ci teniamo a fare una riflessione sulla sua natura pressoché sedentaria e considerarne i risvolti sul nostro fisico. Quanti di voi in questo periodo stanno dedicando alla lettura molto più tempo? Quanti hanno cominciato a soffrire di dolori al collo? Quanti hanno riscontrato un aumento della frequenza di mal di testa o l’intensificarsi di dolori già presenti?

I dolori più comuni associati alle abitudini di lettura sono localizzati alle spalle, nelle zone dei trapezi intermedi e possono manifestarsi più intensi da un lato; dalle spalle possono scendere verso il torace ed interessare la zona compresa fra le scapole o sotto di esse; oppure possono salire verso il collo, la nuca e originare vere e proprie emicranie.

Ma qual è la causa che ci porta a soffrire di questi dolori? E’ stato dimostrato che posizioni mantenute a lungo provocano un cambiamento nelle lunghezze muscolari che, a seconda del tempo e della frequenza nel mantenimento di queste posizioni, può essere fissato nella memoria del cervello. Si altera così la normale meccanica dei movimenti. In poche parole, i nostri muscoli e articolazioni sono costrette ad accumulare più stress meccanici dopo che vengono mantenute a lungo in una stessa posizione.

Oltre a questo, in seguito alle posizioni statiche,  si innesca un rallentamento del circolo sanguigno che, se prolungato, può contribuire a fare emergere i primi fastidi, fino  a fare comparire dolori veri e propri.

Sembra  ovvio pensare che una prima soluzione possa essere quella di cambiare spesso posizioni. In effetti il nostro corpo adotta già in modo involontario questa strategia. Quante volte ci troviamo a cambiare posizione perché ci sentiamo scomodi? In questi casi il nostro organismo ci dice che soffre e ci invita appunto a cambiare posizione.

Le posizioni più frequenti che assumiamo per leggere sono quelle che ci vedono seduti sul divano o in poltrona, oppure sdraiati a letto, supini, sul fianco o, addirittura, proni.

Nelle posizioni da seduti o sdraiati a pancia sù, quello che determina la sofferenza maggiore di tutta la zona spalle-collo-nuca è il mantenere il capo chiuso sul collo e la testa protesa in avanti. La zona posteriore del collo è sottoposta ad un allungamento di tutte le sue strutture, sia quelle superficiali, sia quelle più profonde.

Vogliamo stimolare la vostra attenzione  e curiosità riguardo alle posizioni che più spesso state adottando in questo periodo. Nella pratica, vi consigliamo di cambiare spesso posizione ma, se volete prendervi del tempo per leggere un libro o un quotidiano, potete rendere questa abitudine ancor più sana per tutto il vostro intero organismo. Il semplice utilizzo di cuscini per mantenere il più possibile allineata la colonna vertebrale può aiutare. Se stiamo seduti, in mancanza di braccioli confortevoli, possiamo riempire lo spazio sotto i gomiti in modo che abbiano un appoggio più comodo e per mantenere la spalle alte; oppure possiamo mettere dei cuscini sotto le ginocchia per non rischiare di stirare troppo le componenti muscolari e nervose degli arti inferiori. Se ci piace leggere coricati nel letto, possiamo usare più cuscini posizionandoli a partire da metà torace per evitare di ritrovarci con la testa tutta piegata in avanti. Sul fianco basterebbe tenere il capo non troppo inclinato da un lato e posizionare un cuscino in mezzo alle ginocchia per proteggere la colonna lombare da tensioni eccessive.

Se nel frattempo non avete trovato il cuscino più adatto alle vostre esigenze posturali di lettura vi aspettiamo in studio, ad emergenza rientrata, per valutare le vostre abitudini e trovare la terapia più efficace per il vostro bisogno. Intanto vi auguriamo buona lettura con i nostri consigli letterari preferiti.

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